Ade, innamoratosi di Persefone, figlia di Demetra, decise di rapire la fanciulla. Demetra, disperata, cercò la figlia per nove giorni, fino a quando non venne a sapere da Elios quello che era accaduto. La dea, in collera con Zeus poiché egli non aveva fatto nulla per impedire il rapimento, abbandonò l’Olimpo e sospese tutte le sue attività. Fu così che la terra smise di dare i suoi frutti e l’umanità fu colpita da terribili carestie. Le continue suppliche dei mortali convinsero Zeus ad inviare Ermes negli inferi per ordinare ad Ade di rendere Persefone  alla madre. Ade rispettò la decisione del re degli dei, ma, prima che Persefone salisse sul carro di Ermes, le fece mangiare sei semi di melograno, condannandola a ritornare ogni anno nel regno dei morti per sei mesi (uno per seme). Scoperto l’inganno di Ade, Demetra decretò che nel periodo in cui la figlia scendeva agli inferi, il mondo sarebbe stato al freddo e la natura si sarebbe addormentata, mentre nei restanti sei mesi la terra sarebbe rifiorita. I mortali contemporanei sono sempre meno attenti alla natura e i moniti di Demetra sono evidenti: cambiamenti climatici, inondazioni, desertificazioni, animali in via d’estinzione, ecc.  Il messaggio è chiaro: se non renderemo al più presto sostenibile il nostro impatto con l’ambiente, torneranno i tempi in cui Persefone fu rapita da Ade. Per placare l’ira di Demetra è urgente cambiare le nostre abitudini, la stessa dea ci offre una soluzione dandoci la possibilità di usufruire della sua isola: “L’isola di Demetra“.